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La risposta esatta è...
E' una tradizione che risale ai tempi in cui i mezzi dei pompieri erano trainati da cavalli
La tipica caserma era strutturata a due piani, col piano terra dedicato ai mezzi, all'attrezzatura e agli animali e il piano superiore destinato all'alloggiamento degli uomini.
Fin dalle prime costruzioni divenne evidente che i cavalli imparavano piuttosto rapidamente a salire le scale "dritte" violando così gli spazi destinati al personale.
Per ovviare al problema si cominciò a installare scale a chiocciola che avevano il pregio di mantenere i cavalli al loro posto ma il difetto di rendere piuttosto complesse le manovre di discesa degli uomini.
Nacque così il famoso "palo".
Altra tradizione dei pompieri dovuta ai cavalli è il dalmata come mascotte di molti corpi, specialmente nel mondo anglosassone.
Oggi come oggi la presenza dei dalmata (come quella delle scale a chiocciola e del palo) nelle caserme dei pompieri è poco più che un omaggio alla tradizione, ma ai tempi delle corse coi carri trainati da cavalli al cane veniva affidato il compito di guidare i cavalli, proteggerli una volta sul luogo dell'incendio e, nei momenti di riposo, la protezione dell'edificio della caserma.
Può sembrare curioso che tanta parte del mondo dei pompieri sia dovuta alla loro convivenza con i cavalli, ma gli animali destinati alla difesa dagli incendi erano assolutamente speciali: intelligenti, forti, veloci e resistenti, si valutava che se ne potesse scegliere uno su cento e il loro addestramento durava anche due anni. Talora, per raggiungere l'incendio, si faceva affidamento sul fiuto dei cavalli. Non è un segreto che in molti casi la selezione per l'ingresso nei pompieri era più dura per gli equini che per il personale.
Nella foto: uno dei tanti dalmata immortalati nel ruolo di pompiere.
E' una tradizione che risale ai tempi in cui i mezzi dei pompieri erano trainati da cavalli
La tipica caserma era strutturata a due piani, col piano terra dedicato ai mezzi, all'attrezzatura e agli animali e il piano superiore destinato all'alloggiamento degli uomini.
Fin dalle prime costruzioni divenne evidente che i cavalli imparavano piuttosto rapidamente a salire le scale "dritte" violando così gli spazi destinati al personale.
Per ovviare al problema si cominciò a installare scale a chiocciola che avevano il pregio di mantenere i cavalli al loro posto ma il difetto di rendere piuttosto complesse le manovre di discesa degli uomini.
Nacque così il famoso "palo".
Altra tradizione dei pompieri dovuta ai cavalli è il dalmata come mascotte di molti corpi, specialmente nel mondo anglosassone.
Oggi come oggi la presenza dei dalmata (come quella delle scale a chiocciola e del palo) nelle caserme dei pompieri è poco più che un omaggio alla tradizione, ma ai tempi delle corse coi carri trainati da cavalli al cane veniva affidato il compito di guidare i cavalli, proteggerli una volta sul luogo dell'incendio e, nei momenti di riposo, la protezione dell'edificio della caserma.
Può sembrare curioso che tanta parte del mondo dei pompieri sia dovuta alla loro convivenza con i cavalli, ma gli animali destinati alla difesa dagli incendi erano assolutamente speciali: intelligenti, forti, veloci e resistenti, si valutava che se ne potesse scegliere uno su cento e il loro addestramento durava anche due anni. Talora, per raggiungere l'incendio, si faceva affidamento sul fiuto dei cavalli. Non è un segreto che in molti casi la selezione per l'ingresso nei pompieri era più dura per gli equini che per il personale.
Nella foto: uno dei tanti dalmata immortalati nel ruolo di pompiere.
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