Quando la temperatura scende sotto lo zero, la rana di legno produce grandi quantità di glucosio, che funge da liquido anti-congelante nel suo sangue. Questo le permette di resistere alla formazione di ghiaccio all'interno del suo corpo.
Inoltre, la rana di legno è in grado di ridurre la sua attività metabolica al minimo e di entrare in uno stato di ibernazione, durante il quale il suo cuore batte solo due o tre volte al minuto.
Questa capacità di resistere alle basse temperature e di sopravvivere al congelamento è stata studiata da scienziati che sperano di poter applicare le scoperte sulle rane di legno per la conservazione degli organi umani, ad esempio per preservare gli organi per il trapianto a temperature estremamente basse.
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