venerdì 7 aprile 2023

Perché i tetti delle case greche sono blu?

Per motivi patriottici. Circa.

E' facile pensare che il blu dei tetti sia stato scelto come complemento al bianco delle mura per ricordare i colori della bandiera greca, ma la questione è un po' più complessa di così.

Innanzitutto va detto che noi associamo la combinazione di muri bianchi e tetti blu alla Grecia in generale, ma in realtà è caratteristica solo delle Cicladi.

Fino agli anni '30 le Cicladi avevano costruzioni multicolore. Nel 1938, però, in Grecia ci fu un'epidemia di colera e il primo ministro e dittatore Ioannis Metaxas fece passare una legge che imponeva che le case fossero rivestite in calce perché si riteneva che avesse ottime proprietà igieniche e riflettesse il calore.

Metaxas era un generale e la scelta della calce come rivestimento universale aveva anche lo scopo di trasmettere un'immagine militare della Grecia, uniforme e senza fronzoli.

Alla sua morte gli abitanti delle Cicladi tornarono all'abitudine di colorare le case come meglio ritenevano, tipicamente usando materiali poco costosi ai quali avevano facilmente accesso.
Tra questi spiccava il loulaki, una polvere blu usata come prodotto per le pulizie che poteva essere miscelata con la calce per ottenere un azzurro vibrante.
Si noti bene che il blu era solo una scelta di convenienza per una popolazione rurale e povera, ma ogni famiglia poteva scegliere il colore o i colori che preferiva ed è per questo che in diversi villaggi, ad esempio a Santorini, si possono vedere costruzioni multicolore.

Fu di nuovo una dittatura militare, quella instauratasi nel 1967 a rendere obbligatorio nelle isole lo schema di colori bianco e blu con una legge del 1974 volta a ispirare un sentimento patriottico.

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